Lettera mensile Settembre 2021

Eventi chiave

Un doveroso iniziale accenno alle elezioni tedesche, non tanto per quanto attiene alla futura composizione del governo (che non sarà formato prima di alcune settimane), ma per un tributo ad A. Merkel che nei suoi 16 anni di Cancelliera ha sicuramente segnato la politica germanica e quella europea. In settembre abbiamo assistito all’impennata del prezzo del gas, salito di poco più del 30% in zona 6.00 USD.

Di fatto il suo costo ha iniziato a salire già dopo la primavera, ma è soprattutto dopo l’estate che alcune limitazioni di trasporto e un forte squilibrio tra domanda ed offerta hanno causato questa impennata. Il petrolio, che si trova ai livelli massimi dell’anno, seppur salito (circa 5%), non ha fortunatamente fatto segnare la medesima crescita del gas naturale. Si tratta di un fattore molto importante in ottica “inflazione”: una crescita eccessiva del prezzo del greggio potrebbe causare nervosismo all’interno delle banche centrali, che continuano a sostenere che l’attuale incremento dei prezzi è un fenomeno passeggero.

Un tasso di inflazione “momentaneo” è sicuramente gradito agli Istituti Centrali che possono gestire il previsto processo di inversione della politica monetaria con maggiore tranquillità.

La Federal Reserve si è mossa in questa direzione in occasione della sua ultima riunione, annunciando un futuro inizio di tapering: in sostanza la Banca Centrale statunitense ha deciso (probabilmente a partire da novembre) di ridurre la liquidità immessa sul mercato (attualmente 120mia USD), azzerando l’importo in un processo lineare che dovrebbe concludersi la prossima estate. Un rialzo dei tassi di interesse non è in ogni caso previsto prima dei mesi finali del 2022.

“The timing and pace of the coming reduction in asset purchases will not be intended to carry a direct signal regarding the timing of interest-rate liftoff”

J. Powell, Presidente Banca Centrale USA

In Europa questa inversione non è ancora in atto ed anzi, la Presidente C. Lagarde ha segnalato recentemente che il processo di sostegno monetario proseguirà ancora per diversi mesi. Un ultimo accenno agli Stati Uniti, che ancora una volta (non inaspettatamente) in zona cesarini hanno deciso di alzare il livello di spesa pubblica (debt ceiling), permettendo al Governo di proseguire le sue attività.

A dicembre Camera e Senato dovranno nuovamente chinarsi sulla pratica. Chiudiamo questo capitolo con un accenno ad Evergrande, la società immobiliare (e non solo) che ha creato scompiglio sui mercati finanziari a seguito del mancato pagamento di una scadenza-cedole. Il governo centrale cinese difficilmente lascerà fallire in maniera “rumorosa” la società, soprattutto per salvaguardare i cittadini (acquirenti ed artigiani) coinvolti nella “ristrutturazione” della società.

 

Prospettive

Dovremo osservare attentamente l’evoluzione dei tassi di interesse e soprattutto la loro velocità di innalzamento. Qualora quest’ultima dovesse rivelarsi elevata, anche nei prossimi mesi assisteremo a dei mercati finanziari deboli.

Al momento attuale un sensibile aumento dei tassi non è nell’interesse di Banche Centrali e Governi; è quindi ipotizzabile che verranno (se necessario) implementate delle misure atte a mitigare questa evoluzione. Sarà inoltre importante continuare a monitorare le aspettative inflattive e contemporaneamente la situazione del mercato del lavoro. Per quanto riguarda quest’ultima da segnalare che vi sono dei settori (industria e trasporti) dove vi è una carenza di personale (non tornato ai livelli pre-covid).

La situazione pandemica, seppur chiaramente non superata, sembra avere un’evoluzione favorevole grazie anche al programma di vaccinazione che sta proseguendo e che in molti paesi ha già raggiunti livelli significativi. Allo studio (in fase avanzata) vi sono anche dei medicamenti che potrebbero contribuire a “ri-normalizzare” la situazione.

Valuteremo le future modifiche dell’asset allocation principalmente sulla base di questi fattori, senza dimenticare di tenere un occhio attento sulla situazione geopolitica ed alle politiche monetarie globali.