Lettera mensile Ottobre 2021

Eventi chiave

In settembre i mercati finanziari avevano subito una contrazione a seguito dei timori di una riduzione degli stimoli da parte della FED, della spirale dei costi energetici e dei timori di un rallentamento della crescita cinese; senza dimenticare la problematica USA legata al “debt ceiling”.

In ottobre gli elementi citati non sono assolutamente spariti, anzi: la riduzione degli stimoli da parte della FED è diventata una certezza (con novembre dovrebbe iniziare il processo di tapering), i costi dell’energia si mantengono su livelli elevati ed in Cina sono stati pubblicati dei dati sulla crescita economica che risultano inferiori al target del 6% “fissato” dal governo centrale. Nonostante ciò i mercati finanziari hanno invertito la loro tendenza ed hanno ripreso a salire, seppur con minor linearità rispetto ai mesi precedenti.

I tassi decennali, seppur con delle oscillazioni anche significative, hanno chiuso il mese in zona 1.55% (media degli ultimi 2 mesi), mentre il movimento al rialzo ha toccato soprattutto le scadenze più corte (2-5 anni). I dati sulla crescita economica hanno evidenziato un rallentamento non solo in Cina; anche negli USA le ultime stime hanno dato evidenza di una flessione, mentre in Europa gli effetti positivi degli aiuti-Covid continuano a sostenere un tasso di sviluppo soddisfacente.

Il rallentamento USA non impedirà alla FED di iniziare il proprio processo di tapering (l’annuncio ufficiale è atteso per la prima settimana di novembre, in occasione del consueto meeting mensile), ma sicuramente avrà un significativo peso specifico sulla futura politica dei Fed Funds, che la banca centrale statunitense ha assicurato non verranno rialzati prima dell’autunno del prossimo anno.

In Cina prosegue il processo di “ristrutturazione economico/sociale” iniziato alla fine dello scorso anno; anche il settore finanziario è finito sotto osservazione a seguito dell’emersione di importanti casi di corruzione. In Germania il percorso di creazione di un nuovo governo procede spedito, con i tre partiti favoriti per la creazione di un’alleanza, guidata dalla SPD, che si trovano in accordo su diversi punti chiave della politica futura

“We are in agreement that we need to take climate protection seriously, and that we want to take the digitalization of Germany and major infrastructure developments forward,… You can sense this unity.”

S. Schulze, membro del  comitato centrale dell’SPD

Nelle ultime settimane il mondo delle cryptocurrencies ha visto crescere l’interesse da parte di importanti istituti finanziari: da una parte Société Générale (banca francese di primo piano) ha annunciato il proprio interesse nell’acquisto di una piattaforma di scambio/custodian di crypto valute, dall’altra Pimco (tra le principali case di fondi di investimento) ha confermato il proprio interesse nell’investire in questo “nuovo” segmento.

 

Prospettive

Con il rischio di essere ridondanti, sottolineiamo ancora una volta l’importanza dell’evoluzione dei tassi di interesse e delle aspettative inflattive. Queste due variabili, tra loro strettamente legate, giocheranno un ruolo importante nel futuro sviluppo degli asset finanziari.

L’inizio del processo di riduzione della liquidità (tapering) che verrà implementato dalla FED non dovrebbe avere molte ripercussioni sugli indici finanziari, grazie anche al fatto che J. Powell (assieme agli altri membri della FED), ha fatto un ottimo lavoro d’informazione nel corso degli ultimi mesi. In Europa banca centrale e governi sono ancora impegnati a studiare piani di sostegno: ne è la prova la dichiarazione di C. Lagarde in merito ai futuri piani di QE, che potrebbero anche essere più importanti di quello in atto, così come E. Macron ha annunciato un piano nazionale (ancora in fase di studio) di 30/50 miliardi di Euro da implementare nel corso dei prossimi 5/7 anni.

Dovremo quindi prestare attenzione ai rischi legati ad inflazione e tassi di interesse, senza però dimenticare di valutare anche le opportunità che potranno crearsi grazie alla tuttora enorme liquidità presente sui mercati ed agli eventuali futuri piani di investimento dei governi centrali.