Lettera Mensile Novembre 2020

EVENTI CHIAVE

Ad un mese dalle elezioni il Presidente (uscente) D. Trump non sembra ancora essersi arreso al risultato delle urne, sebbene i rappresentanti del Governo attuale abbiano deciso di procedere con il passaggio delle consegne alla nuova amministrazione (secondo molti commentatori quanto di più prossimo ad una ammissione di sconfitta da parte del “personaggio Trump”). È’ innegabile che la battaglia elettorale sia stata più serrata di quanto lasciassero presagire i sondaggi ed il Presidente-eletto J. Biden dovrà gestire con abilità gli instabili equilibri di Camera e Senato.

Rimane di marcata attualità la tematica CoVid: da un lato a seguito dello sviluppo della seconda ondata in Europa e del sempre elevato numero di contagi e decessi negli Stati Uniti, dall’altro con un’aspettativa più ottimistica grazie alle notizie pubblicate da alcune case farmaceutiche e biotecnologiche in merito allo sviluppo di un vaccino. I dati annunciati sono sicuramente promettenti, ma si dovranno attendere ancora alcuni mesi prima che i prodotti siano disponibili in quantità sufficiente.

La scoperta di uno (o più vaccini) non esime i Governi dallo studiare ulteriori misure di sostegno all’economia: infatti le restrizioni introdotte per contrastate la seconda ondata impattano negativamente su molte attività. Sul fronte statunitense, conclusosi il processo elettorale, democratici e repubblicani potranno riprendere le discussioni interrotte a fine ottobre, mentre in Europa un intervento coordinato risulta sempre essere problematico.

Proprio per questo motivo la BCE rimane attenta e proattiva, cercando di intervenire a mitigare parte degli impatti negativi legati alla situazione pandemica.

The context for the forthcoming decision in December is not whether we will decide on further additional accommodation in monetary policy, it is rather which instruments, in which scale and duration, will best serve the purpose

Olli Rehn, membro del Consiglio direttivo della BCE

La FED si trova invece in un momento di stallo in quanto l’attuale segretario del tesoro S. Mnuchin ha de facto bloccato ulteriori interventi da parte della banca centrale (opponendosi alle dichiarazioni di J. Powell). Questa situazione troverà uno sblocco al più tardi in gennaio, quando alla Casa Bianca arriverà il nuovo segretario del tesoro: il Presidente-eletto ha designato per questo incarico J. Yellen, già Presidente della FED e pronta a lavorare costruttivamente con l’istituto di Powell.

PROSPETTIVE

Una discriminante significativa sarà legata allo sviluppo ed alla distribuzione di un (o più) vaccino atto a contenere il diffondersi della pandemia. Quanto prima saranno disponibili e quanto più efficaci saranno questi antidoti, meglio sarà per la ripresa economica globale e soprattutto per determinate attività legate ai servizi (tempo libero e ristorazione in primis). A fare da contraltare a questo aspetto avremo ancora una volta la liquidità, tuttora estremamente elevata e in espansione a seguito delle politiche monetarie e fiscali ancora in atto.

E’ improbabile che la distribuzione generalizzata del vaccino interrompa bruscamente questo flusso, ma possiamo desumere che una volta stabilizzatasi la situazione, soprattutto le banche centrali ridurranno gli interventi. Le prime avvisaglie di questo processo di rientro potranno creare scossoni di volatilità sul mercato.

Nel corso del mese di novembre abbiamo assistito ad un’importante rotazione di mercato, con titoli e settori che da intoccabili sono scesi nella graduatoria dei favoriti a scapito di altri. Tale processo è, seppur con minor violenza, ancora in atto ed è sicuramente un aspetto del quale dovremo tener conto durante le prossime settimane.

Vogliamo approfittare di questa occasione per augurare a tutti voi ed i vostri cari delle serene festività di fine anno, che possano portare conforto dopo un anno reso particolarmente difficile dalla situazione sanitaria internazionale.