Lettera mensile Luglio 2024

Eventi chiave

Le congetture per gli eventi geopolitici di luglio già facevano presagire maggiori attenzioni per la politica rispetto ai conflitti armati. Le elezioni anticipate nel Regno Unito ed il secondo turno di quelle parlamentari in Francia hanno fatto registrare risultati non certo in linea con le previsioni.

È però stata la campagna elettorale negli USA a prendere il sopravvento sulla scena globale. Che quella attuale fosse destinata ad essere più animata del solito era atteso, ma non al punto da raggiungere certi livelli. Eventi quali il tentativo di assassinio di Trump ed il ritiro della candidatura di Biden hanno catalizzato gli interessi dell’opinione pubblica mondiale.

Nel giro di una settimana si è avuta l’evidenza di come la sfida tra repubblicani e democratici abbia assunto una dinamica senza precedenti. Cercare di analizzare la situazione tramite una lettura incentrata su paragoni con quanto successo in passato rischia quindi forzatamente di essere un esercizio particolarmente delicato.

Il comunicato finale relativo all’assemblea generale della Nato tenutasi a Washington ha presentato una novità di rilievo: si è espressamente denunciato il ruolo della Cina nel sostenere la Russia con un’azione che pone a rischio valori, sicurezza ed interessi comuni dell’alleanza.

Proprio a fine mese la situazione in Medio Oriente ha subito un’escalation ed Israele ha reagito ad un tragico attacco missilistico sul suo territorio colpendo direttamente i vertici di Hezbollah ed Hamas con azioni su suolo libanese ed iraniano.

“My fellow Democrats, I have decided not to accept the nomination and to focus all my energies on my duties of my term. ….”(21.07.24 Joe Biden annuncia su X
la decisione di non ricandidarsi)

I dati macroeconomici relativi alle principali realtà sulle sponde dell’Atlantico non hanno presentato novità di rilievo e le attenzioni sono state riservate sia alla crescita economica, sia all’evoluzione del costo della vita. La loro interazione è l’aspetto sul quale si sono focalizzati i mercati finanziari con lo scopo di capire quale possa essere lo spazio di manovra per le banche centrali.

Per contro gli investitori non si stanno ponendo il dubbio se le banche centrali possano essere in ritardo con le decisioni operative. BCE e Fed hanno tenuto le riunioni prima della pausa estiva. A Francoforte si è preso nota di una situazione macroeconomica che non permette di formulare particolari previsioni sull’andamento dei tassi d’interesse. Si è riconosciuto che la situazione potrebbe richiedere interventi e quindi ci si è dichiarati pronti a prendere le necessarie decisioni operative.

A Washington l’istituto centrale ha segnalato di prevedere la necessità di ridurre il costo del denaro, fermo restando che i prossimi dati macro avranno un’importanza determinante sulla decisione operativa.

Mentre gran parte del mondo sta valutando la riduzione del costo del denaro, la situazione in Giappone è diametralmente opposta e proprio nell’ultimo giorno del mese la BoJ ha sorpreso con le decisioni di ritoccare al rialzo i tassi d’interesse e di ridurre gli acquisti di bonds governativi.

Prospettive

In termini generali si deve ritenere che anche un mese prettamente estivo come agosto ben difficilmente permetterà di assistere ad una tregua per le diverse tensioni globali. Il conflitto in Medio Oriente è costantemente teatro di eventi che rischiano di causare un suo allargamento ad aree più vaste.

Le tensioni tra Stati Uniti e Cina si fanno sentire in più campi, in particolare la guerra tra Ucraina e Russia e le sanzioni economiche sono realtà dove le 2 potenze mostrano i muscoli. La campagna elettorale negli USA è destinata a continuare senza esclusione di colpi.

La stagionalità di agosto è generalmente caratterizzata da volumi contenuti e da una certa volatilità. Storicamente tende ad essere un mese misto, influenzato da situazioni specifiche. Da questo punto di vista la macroeconomia e la fine della pubblicazione dei risultati societari relativi al 1. semestre sono aspetti destinati a raccogliere l’attenzione degli investitori maggiormente attivi.

Nelle prime settimane la situazione dovrebbe essere più tranquilla per quanto attiene al flusso di notizie provenienti dalle banche centrali, per contro l’abituale simposio organizzato dalla Fed a Jackson Hole (22-24 agosto 2024) sarà considerato un evento di grande importanza.

La rotazione settoriale che ha caratterizzato le ultimissime settimane nel mondo azionario è stata indice di come gli investitori abbiano deciso di aggiornare i loro posizionamenti e la relativa propensione al rischio, resta però difficile comprendere quanto questo movimento sia alle spalle.

A fronte di quanto appena descritto abbiamo deciso di mantenere l’esposizione equilibrata che contraddistingue i nostri portafogli.