Lettera mensile Giugno 2021

Eventi chiave

Anche durante il mese di giugno l’evoluzione dei mercati finanziari si è sviluppata seguendo l’evolversi delle dichiarazioni e delle aspettative inerenti l’inflazione.
Di fatto le dichiarazioni dei diversi membri della FED hanno contribuito a creare un po’ di confusione sul mercato. In occasione del meeting della banca centrale statunitense, il presidente J. Powell ha ribadito che l’inflazione, seppur più alta del previsto, avrà un decorso passeggero.

In seguito il presidente della FED di St. Louis, J. Bullard, ha espresso i propri dubbi sull’attuale politica adottata dalla banca centrale e ha detto che l’istituto centrale potrebbe/dovrebbe alzare i tassi prima del previsto.

La FED non è nuova a questi giochi di equilibrio finanziari, atti soprattutto a testare le reazioni del mercato alle future politiche monetarie.

Più lineare il percorso della BCE, che al momento si mantiene ferma sulla linea del QE.

“We have to take the economy through the pandemic and into a recovery phase, which has now started,…We need to really anchor the recovery. We always talk about inflation anchoring and we are not oblivious to that. But the recovery needs to be firm, solid and sustainable.”

C. Lagarde, Presidente Banca Centrale Europea

Sviluppi positivi anche sul fronte degli interventi Statali: negli USA il governo ha avallato una prima parte del piano di investimenti infrastrutturali (ed una seconda tranche è già in fase di discussione), in Europa il piano di intervento “next generation” ha superato un importante scoglio amministrativo ed è pronto per essere attivato.
 
La situazione pandemica, con il propagarsi della variante “delta”, mantiene elevata l’attenzione sanitaria ed i governi centrali sono confrontati con il processo di riapertura “totale” ed il diffondersi di nuovi focolai.

Sul fronte geopolitico segnaliamo che, malgrado il cambio della presidenza negli USA, le tensioni con la Cina non si sono sopite e si ripresentano a scadenze regolari: anche questa volta nel mirino sono finite alcune società tecnologiche cinesi, ree (secondo l’amministrazione Biden) di sottrarre dati personali agli utenti.

Un accenno anche alle materie prime che durante il mese di giugno hanno ritracciato gran parte del rialzo fatto segnare da inizio anno, ad immagine del rame che ha dimezzato la performance annua o del legno che, dopo aver fatto registrare un +100% e tornato ai livelli di inizio anno.

Questi movimenti hanno contribuito a far parzialmente rientrare i timori inflazionistici sviluppatisi nel primo trimestre 2021.

Analogamente l’OPEC+ sta valutando se incrementare ulteriormente le sue quote di produzione per far fronte all’incremento della domanda, forte anche del fatto che il petrolio è una delle poche materie prime che non hanno subito una flessione

Prospettive

Non ci aspettiamo significativi cambiamenti a livello di politica monetaria e di approccio dei governi all’attuale situazione economica.

La FED potrebbe fornire nuovi dettagli sulle sue future intenzioni in occasione del meeting di Jackson Hole nella seconda metà di agosto. Nel frattempo è assai probabile che continueremo ad assistere al balletto delle dichiarazioni tra i vari membri dell’istituto centrale statunitense.

Sul fronte dell’inflazione le aspettative si sono un po’ raffreddate (ciò è confermato anche dalla stabilizzazione dei tassi di interesse) ed un eventuale accordo da parte dell’OPEC ad incrementare le quote produttive potrebbe far rientrare ulteriormente queste previsioni.

Inevitabilmente i volumi di scambi finanziari rallenteranno nel corso dell’estate. Questo elemento, combinato con i risultati trimestrali che verranno pubblicati nel corso del prossimo mese, potrebbe portare ad un incremento della volatilità, che si trova oggi ai minimi degli ultimi due anni e non lontana dai minimi storici.

Qualora gli annunci societari dovessero essere in linea con le aspettative, riteniamo che le oscillazioni avranno un carattere passeggero.

Restiamo comunque attenti all’evolversi della situazione, sia economica sia pandemica, per far fronte ad eventuali movimenti imprevisti.