Lettera Mensile Gennaio 2021

Eventi chiave

Abbiamo iniziato a pubblicare la nostra lettera mensile nel corso del 2016, in concomitanza con il referendum sulla BREXT e le elezioni di D. Trump a 45° Presidente degli Stati Uniti. In queste ultime settimane abbiamo vissuto la “conclusione” degli accordi BREXIT ed il rumoroso abbandono (definitivo?) della casa bianca da parte di D. Trump.
L’attacco a Capitol Hill del 6 gennaio porterà ad un secondo tentativo di impeachment dell’ormai ex Presidente, ritenuto responsabile di aver incitato la folla ad invadere la sede del congresso. Si tratta del punto più basso di un’uscita di scena contraddistinta da una battaglia legale sulla correttezza del voto che ormai trova pochi sostenitori anche tra i più fedeli seguaci di D. Trump. J. Biden, Presidente entrante, il giorno stesso del giuramento, ha voluto dare dei segnali di cambiamento soprattutto in ambito ambientale ed ha inoltre sottoposto a Camera e Senato un nuovo programma di sostegno all’economia di 1'900mia USD. La discussione è aperta e la strada, anche per J. Biden, non sarà in discesa, malgrado la maggioranza democratica raggiunta nelle due camere del governo.

Sul fronte internazionale è probabile che anche il nuovo governo USA proseguirà la campagna di de-globalizzazione: alcuni segnali in questo senso sia nei confronti della Cina sia rispetto all’Europa, si sono già intravisti. Il nuovo Segretario del Tesoro J. Yellen (già Presidente della FED), durante il suo primo discorso al Senato, ha confermato di voler lavorare di concerto con J. Powell al fine di superare l’attuale crisi economico-sanitaria.

“The world has changed, in a very low interest-rate environment like we’re in, what we’re seeing is that even though the amount of debt relative to the economy has gone up, the interest burden hasn’t. The most important thing we can do is to defeat the pandemic, to provide relief to American people and to make long-term investments that make the economy grow and benefit future generations.
J. Yellen, Segretario del Tesoro USA

In Europa, come nel resto del mondo, si continua a lottare contro la pandemia: l’arrivo dei vaccini è sicuramente una svolta importante, ma governi e banche centrali non hanno intenzione di allentare le misure di contenimento e si dichiarano pronti, in caso di necessità, ad ulteriori interventi di sostegno. La Germania, dove l’assemblea della CDU ha designato il successore di A. Merkel e probabile candidato alla poltrona di Cancelliere nella persona di A. Laschet, permangono misure molto restrittive e non è esclusa un’ulteriore estensione temporale dei provvedimenti in atto. Analoga situazione in Italia, dove G. Conte cercherà di ottenere il suo terzo mandato dopo la crisi di Governo accesasi nelle ultime
settimane.

PROSPETTIVE

Il primo mese del 2021 ha dato alcune indicazioni significative: il processo disostegno all’economia implementato al fine di mitigare l’impatto economico della pandemia verrà mantenuto ancora a lungo. Questo implica tassi di interesse bassi (o negativi) ancora per parecchi mesi e prontezza di intervento da parte delle Banche Centrali. Abbiamo anche visto che malgrado l’arrivo dei vaccini (indipendentemente dai ritardi di produzione/distribuzione) si dovrà pazientare ancora prima di una completa riapertura di tutte le attività economiche.
La bilancia tra questi due fattori potrà portare volatilità sul mercato (ad immagine di quanto è accaduto negli ultimi giorni di gennaio).
Un nuovo elemento di parziale destabilizzazione si è affacciato sui mercati finanziari: dei gruppi di investitori “marginali” si sono allineati con l’obiettivo di combattere il potere finanziario delle grandi case di investimento. GameStop (società di vendita di videogiochi “old fashion”) è assurto ad emblema di questa crociata, con il valore del titolo cresciuto del 1’600% nella seconda metà di gennaio.
Definiti “Redditors” in quanto utilizzatori del forum “Reddit”, questi investitori hanno evidenziato distorsioni di mercato legate alle posizioni “short” in alcuni investimenti da parte dei maggiori players finanziari.
Questa lotta, che non definiremmo come “Davide contro Golia” (in quanto si ritiene che tra i Redditors non vi siano solo piccoli risparmiatori) potrebbe protrarsi ancora a lungo e contribuire a sua volta ad incrementare la volatilità del mercato.
A fine febbraio si potrà probabilmente stilare un primo (seppur parziale) bilancio sull’evoluzione della pandemia post introduzione del vaccino; nel frattempo vi sono molti elementi (economici, politici e finanziari) che dovranno essere sorvegliati da vicino per evitare scossoni e per poter approfittare di eventuali opportunità che si presenteranno
sui mercati finanziari.