EVENTI CHIAVE
Dopo diverse settimane di lockdown, il mondo sembra in procinto di riprendere le attività bloccate dal dilagare del Coronavirus, seguendo il percorso della Cina, che ormai da alcune settimane ha riaperto quasi completamente industrie, negozi e scuole.
L’Europa sta implementando questa via, con i diversi paesi che nel corso delle prossime settimane procederanno ad un allentamento delle misure di contenimento sanitario.
Negli Stati Uniti i provvedimenti di riapertura avranno un decalage temporale di circa due settimane rispetto all’Europa.
L’importante blocco delle attività economiche, durato parecchie settimane, ha portato ad una contrazione del Prodotto Interno Lordo a livello mondiale: Cina, Stati Uniti ed Europa hanno segnato una contrazione del PIL trimestrale (gen-mar) superiore al 4%. Gli Stati Uniti hanno indicato una contrazione del 4.8%, un valore superiore alla crisi del 2001 (-2%), ma inferiore a quella finanziaria del 2008 (-8% per il 4° trimestre dell’anno). Questi dati verranno sicuramente rivisti nel corso dei prossimi mesi (è prassi comune), ma sarà importante anche capire dove andranno a situarsi i valori per il secondo trimestre 2020 (per gli USA la Fed stima un dato prossimo al -10%, Bloomberg indica -27%).
Gli aiuti governativi e delle banche centrali hanno continuato a crescere, raggiungendo e superando in molti casi la soglia del 10/15% del PIL (per quanto attiene gli interventi fiscali governativi), portando ad un’importante espansione del bilancio delle Banche Centrali.
Un altro elemento cardine del mese di aprile è stato l’evoluzione del prezzo del petrolio: la decisione dei paesi OPEC (allargati) di cancellare l’accordo sulle quote di produzione ha prodotto effetti devastanti sul prezzo del greggio, culminando nell’aberrante situazione di una contrattazione finanziaria del greggio a prezzi negativi!
Questa situazione è stata figlia di due fattori principali: il rallentamento economico aggravato dall’espansione del Covid e la scadenza di contratti futures sul petrolio. La brusca frenata economica ha portato ad un gap estremo tra domanda ed offerta (eccesso di produzione di circa 20 milioni di barili al giorno) e a fine mese gli investitori finanziari (non commerciali) si sono trovati nella spiacevole situazione di vendere a tutti costi i loro contratti per evitare di dovere fisicamente ritirare e immagazzinare barili di petrolio.
Il surplus di offerta rischia di permanere a lungo in quanto difficilmente i paesi dell’OPEC decideranno per una significativa riduzione della produzione (dopo essersi accordati già ad inizio aprile su un taglio di 10 milioni di barili al giorno) e soprattutto in quanto circa il 60% del consumo del petrolio mondiale è legato ai trasporti (con l’aviazione che occupa uno spazio importante di questa quota).
PROSPETTIVE
Come detto il rimbalzo dei mercati è stato significativo e basato principalmente sugli aiuti monetari e fiscali e sulle aspettative di un miglioramento dell’evoluzione della pandemia.
Difficile dire come si svilupperà la situazione nelle prossime settimane e mesi: come accennato le aspettative macroeconomiche per il secondo trimestre sono già molto negative e a livello microeconomico la maggior parte delle società ha (comprensibilmente) deciso di non pubblicare alcuna aspettativa per i prossimi mesi.
Anche sui mercati finanziari dovremo navigare a vista e monitorare attentamente il processo di riapertura che verrà implementato globalmente nell’arco delle prossime settimane così come l’evoluzione del processo di contagio del Covid-19 e le relative implicazioni economiche e sociali.
Per il momento manteniamo un profilo difensivo in attesa di una prospettiva più chiara.
Vogliamo chiudere questa lettera mensile confermandovi la nostra vicinanza e la continua ed attenta supervisione e gestione dei vostri portafogli. Coscienti della straordinarietà dell’attuale situazione ed in applicazione delle normative sanitarie dettate dal nostro governo, siamo nuovamente e completamente attivi dai nostri uffici, dove speriamo di potervi nuovamente incontrare non appena le limitazioni alla mobilità lo permetteranno, auspicando che cio’ possa avvenire già durante i prossimi mesi.